■ Come è nata la cartoleria e come si è sviluppata nel corso degli anni? Alessandra: Questa cartoleria esiste da 40 anni, era la mia cartoleria di quando ero piccolina e andavo a scuola. Un giorno sono passata per prenotare i libri di scuola di mia figlia e ho visto che le proprietarie volevano vendere. Ne ho parlato con mio marito Fabrizio. Entrambi lavoravamo in un’azienda, una multinazionale, nel settore elettromedicale e non avevamo alcuna esperienza nel mondo del commercio. Fino a quel momento avevamo una vaga idea di voler cambiare lavoro ma nulla di più. A me è sempre un po’ piaciuto fare le cose manuali, ancora prima di aprire il negozio creavo partecipa – zioni e bomboniere per parenti e amici, quindi mi sarebbe piaciuto trovare un lavoro più creativo rispetto a quello aziendale, dove poter usare di più l’immaginazione.
Quando mi si è presentata l’occasione ho deciso di prendere la palla al balzo. L’accordo con le precedenti proprietarie era stato fatto già nel 2019 ma poi il Covid ha bloccato tutto. Durante la pandemia siamo sempre rimasti in contatto con la vecchia proprietà finché nel 2021, quando la situazione è tornata alla normalità, siamo riusciti finalmente a subentrare ed aprire la nostra attività. Abbiamo deciso di mantenere il nome storico del negozio, “La Cartocenter”, aggiungendo un riferimento al mio nome. Non volevamo stravolgere un nome ormai diventato familiare per tanti clienti ma allo stesso tempo desideravamo far capire che c’era stato un cambiamento.

■ Qual è il vostro core business? Quali servizi avete affiancato alla cartoleria? Un prodotto trascinante, vero e proprio, secondo me non c’è, perché in generale le cartolerie non sono più le stesse di venti o trent’anni fa, sono diventate negozi con un’offerta molto variegata, sia di articoli che di servizi. Un punto fermo rimane il mondo scolastico, a cominciare dalle prenotazioni dei libri in tutti gli ordini di grado, quindi scuola dell’infanzia, primaria, secondaria, università, passando per la preparazione dei materiali per l’inizio della scuola a settembre fino alla collaborazione con alcuni istituti e i loro docenti. Di recente, ad esempio, abbiamo procurato degli strumenti musicali per una scuola qui vicino, su indicazione delle maestre.
Nel tempo abbiamo aggiunto alla nostra offerta tutta una serie di servizi, dalla scansione di documenti alla ricezione delle e-mail, anche tramite WhatsApp, dal pagamento dei bollettini e del bollo auto all’attivazione dello Spid. Siamo punto di ritiro di tutti i corrieri, da Bartolini a DHL, per citarne solo due. Di recente abbiamo iniziato una collaborazione con Commercial Post, che lavora con il Comune di Nova Milanese, per diventare punto di consegna delle raccomandate. Le persone all’inizio rimangono stupite dal fatto di dover ritirare una raccomandata in cartoleria ma poi si rendono conto che si tratta di un servizio molto utile e comodo, che evita perdite di tempo. Un altro servizio molto apprezzato è quello per cui il cliente può acquistare da noi degli articoli e chiederci di custodirli nel nostro magazzino fino ad una data stabilita. Se si tratta di regali ci occupiamo anche di confezionarli e poi al momento opportuno può passare a ritirarli.
■ Quale prodotto/servizio/caratteristica vi distingue dalle altre cartolerie e dalla concorrenza degli altri canali distributivi (e-commerce, grande distribuzione)? Sicuramente un nostro punto di forza è l’empatia In un negozio piccolo come il nostro trovi sempre una persona disponibile, a cui puoi fare domande e che ti risponde con gentilezza. Siamo sempre a disposizione se un cliente ha un dubbio o un’esigenza particolare e ci impegniamo in caso di problemi. Da noi il cliente non viene mai abbandonato a se stesso ma viene seguito con attenzione e cura. Altra caratteristica che ci distingue dalla Grande Distribuzione è sicuramente il lavoro di ricerca del prodotto. Ci impegniamo a trovare fornitori che propongono prodotti originali e curati, che non trovi al centro commerciale o sull’e-commerce.
Un’altra nostra caratteristica è che siamo in grado di personalizzare gli oggetti con diverse tecniche, dalla t-shirt alla tazza, dalla tovaglietta alla borraccia e altro ancora. Serigrafiamo su legno, su ardesia, su plastica, occupandoci di tutto internamente. Si tratta di un mercato di nicchia ma che sta funzionando bene. I centri commerciali, bene o male, ti propongono tutti le stesse cose mentre col personalizzato riesci a fare un regalo più mirato. In questo periodo, ad esempio, stiamo realizzando tanti bavaglini con la scritta “il mio primo Natale”. Bavaglie con questa frase le trovi ovunque ma noi possiamo personalizzare l’articolo aggiungendo il nome del bambino o qualsiasi altra scritta. E lo stesso vale per altri prodotti come t-shirt o body per neonati.

■ Come costruite il vostro rapporto con i clienti? Quali strategie e canali di comunicazione utilizzate? Abbiamo i nostri profili su Instagram, Facebook e TikTok, anche se ammetto che quest’ultimo canale non lo usiamo particolarmente perché copre una fascia giovanile che non credo che sia il nostro target. Abbiamo la versione business di WhatsApp che permette di creare un catalogo e condividere gli stati con chi hai nella tua cerchia. Usiamo molto questo strumento per aggiornare i clienti sulle promozioni, sui nuovi prodotti o gli orari di apertura.
■ Che rapporto avete con i fornitori e i loro rappresentanti? Vi sentite adeguatamente supportati e informati sulle novità di prodotto? Abbiamo un ottimo rapporto con i nostri fornitori e i loro rappresentanti, sono molto disponibili quando abbiamo bisogno di contattarli. Fino a qualche anno fa in generale i fornitori tendevano ad obbligarti a comprare grandi quantità di prodotti ma ultimamente mi sembra che la situazione sia cambiata in meglio. Alcuni fornitori sono con noi da quando abbiamo aperto, altri li andiamo a scovare alle fiere o su Internet o ci lasciamo ispirare durante i nostri viaggi, in Italia e all’estero. Se vediamo un prodotto che ci piace cerchiamo il fornitore e capiamo se sia possibile inserirlo nel nostro catalogo.
■ Se poteste dare un messaggio/fare una richiesta al mondo della cartoleria (colleghi cartolai, case produttrici ecc.), cosa direste? Ai colleghi cartolai vorremmo dire che sarebbe bello collaborare, essere in rete invece di farsi la guerra sul centesimo. C’è sempre un po’ di rivalità e competizione ma sarebbe invece utile se unissimo le nostre forze per cercare di affrontare nel migliore dei modi la grande distribuzione, che comunque ha sempre un grande richiamo sulla clientela. Naturalmente acquistare al centro commerciale ha i suoi vantaggi perché nello stesso posto puoi trovare tante categorie di negozi e la comodità dell’acquisto online è innegabile ma secondo me bisognerebbe far passare il messaggio che in cartoleria si trovano prodotti più particolari, un servizio insostituibile e spesso anche prezzi più bassi. C’è questo luogo comune per cui si crede che comprando articoli di cancelleria alla grande distribuzione si risparmi ma in realtà spesso è vero l’opposto. Senza contare il fatto che noi possiamo anche vendere prodotti sfusi e non obblighiamo ad acquistare, ad esempio, un pacco di quaderni o di gomme. Siamo noi a fare da magazzino per il cliente e questo è un aspetto che troppo spesso viene sottovalutato.