Dal 2007 Barbara Vono accoglie i clienti della sua cartoleria nel quartiere Precotto di Milano con un sorriso contagioso e un’offerta di prodotti selezionati con grande attenzione. La sua attività è nata da una felice intuizione e negli anni ha saputo conquistare una clientela sempre più ampia.
■ Come è nata la cartoleria e come si è sviluppata nel corso degli anni? La cartoleria è nata da zero, nel 2007. Non avevo il sogno di aprire una cartoleria, facevo tutt’altro, lavoravo da una stilista ma dopo un po’ di tempo quel tipo di lavoro non mi piaceva più. Questo negozio era di mia sorella che lo utilizzava per un’altra attività. Quando lei ha deciso di chiudere per spostare l’attività in un’altra sede ho deciso di prenderlo io e aprire la cartoleria. Mi ero resa conto che mio fratello piccolo, che in quel periodo andava a scuola, aveva difficoltà a trovare i libri e i materiali di cancelleria perché nella nostra zona non c’erano più negozi dedicati.
Aveva chiuso una cartoleria storica e la nostra zona era rimasta scoperta. Ho visto un’opportunità e ho provato a coglierla e posso dire che l’attività è partita subito bene. Io sono della zona, sono nata proprio nel palazzo in cui si trova la cartoleria, anche se poi mi sono spostata altrove. Questa cosa credo mi sia stata di grande aiuto, soprattutto all’inizio. Conosco tutti in zona, Precotto è come se fosse un paesino. All’inizio la parte dedicata al negozio era più piccola, il retro era adibito a magazzino, ma poi ho deciso di ampliarmi prendendo anche quella parte e dedicandola ai libri.
Abbiamo superato momenti difficili, come la crisi economica del 2008 e la pandemia da Covid-19, e in quei frangenti è stato fondamentale l’aiuto del mio compagno, che mi ha sempre sostenuto completamente. In realtà il periodo del Covid per la mia attività non è stato negativo. Durante il primo lockdown mi sono registrata sul portale del Comune e mi sono attivata subito per effettuare consegne in tutta Milano. Portavo anche delle semplici fotocopie, senza costi aggiuntivi.
Questo contributo, partito subito e con grande disponibilità da parte mia, ha riscosso grande successo e mi ha fatto conoscere da tanti, anche lontano dalla mia zona. Dal dopo Covid è stato un crescendo. Sono diventata un punto di riferimento per la comunità di Precotto, credo innanzitutto per quella che è la mia forza e, da un certo punto di vista, la mia debolezza: essere disponibile al 100% con i clienti.
■ Qual è il vostro core business? Quali categorie di prodotti avete affiancato alla cartoleria per ampliare il vostro catalogo? Abbiamo tanta offerta come cancelleria e proponiamo tanti altri oggettini ma il punto di forza iniziale è stato sicuramente rappresentato dalla gentilezza e dalla disponibilità ad aiutare le persone. Al di là degli articoli di cancelleria, nel nostro negozio funzionano tanto i biglietti d’auguri, che proponiamo in molte versioni diverse. Abbiamo inserito delle case di articoli per donna come la Naj-Oleari, che vendiamo bene perché risveglia tanti ricordi nella fascia dai 40 ai 50 anni.
Sempre per le donne gli articoli di Arte Bene, una realtà di Bolzano che realizza borse, portafogli e accessori. Per quanto riguarda i giochi per bambini ho sempre cercato di puntare sul legno, scegliendo gli articoli della società olandese Little Dutch che è una garanzia di qualità. Da dopo il Covid abbiamo assistito al boom delle borracce e abbiamo tantissima offerta in questo senso. Fin dall’apertura ho investito su articoli che non trovi al supermercato o al centro commerciale.
Non vedo grossi picchi di vendite in corrispondenza delle ricorrenze tradizionali (Carnevale, San Valentino, Festa della mamma etc.) Tutt’al più vendiamo del materiale per far fare dei lavoretti ai bambini ma a livello di oggettistica non c’è più grande richiesta. Io stessa non punto tanto su queste festività. Vedo che negli ultimi anni, ad esempio, Halloween sta riscuotendo un certo interesse rispetto al passato ma per reggere la concorrenza della Grande Distribuzione dovrei proporre tantissima scelta e non mi conviene.
■ Quale prodotto/servizio/caratteristica vi distingue dalle altre cartolerie e dalla concorrenza degli altri canali distributivi (e-commerce, grande distribuzione)? Il nostro primo punto di forza è la disponibilità. Da tre anni insieme a me in negozio c’è Paolo, un ragazzo che è capace di seguirmi e affiancarmi come altri prima di lui non erano riusciti a fare. Per andare avanti in un negozio piccolo, a Milano, e riuscire a restare in piedi anche contro la Grande Distribuzione e Amazon devi essere accogliente e disponibile al 100% e Paolo è sulla mia stessa lunghezza d’onda, poter contare su di lui rappresenta un grande valore aggiunto per la mia attività. Un’altra nostra peculiarità è la selezione di articoli ricercati.
Per le carte da regalo, ad esempio, proponiamo quelle della Kartos che sono carte pregiate toscane molto belle. Plastificando queste carte realizziamo anche delle tovagliette. Anche per quanto riguarda i libri cerco di selezionare attentamente cosa proporre. Puntiamo tantissimo sulle proposte della casa editrice L’ippocampo che realizza volumi secondo me meravigliosi, per tutte le fasce d’età.
■ Oltre all’ampia gamma di prodotti, quali servizi offrite alla clientela? Tra i servizi più apprezzati c’è sicuramente quello di stampa. Le realizzo anche per alcune scuole, uffici e parcheggi. Realizziamo anche timbri personalizzati. Grazie a Paolo che ha una formazione di tipo grafico possiamo stampare sulle magliette, sulle tazze o su altri oggetti. Mi piacerebbe riuscire a realizzare qui in negozio degli eventi come i laboratori proponiamo per bambini ma dovrei capire bene come organizzarmi perché lo spazio in negozio non è adatto.
Potremmo usare una saletta condominiale dietro il negozio ma ancora non abbiamo provato. Sarebbe bello coinvolgere qualcuna delle insegnanti che sono nostre clienti e con cui abbiamo instaurato negli anni un bel rapporto. Periodicamente ospitiamo delle presentazioni di libri che hanno un buon riscontro. Mi piacerebbe aprire un’e-commerce ma è un impegno troppo oneroso al momento. Se si decide di aprirlo va fatto bene e seguito costantemente, altrimenti meglio evitare del tutto.
■ Come costruite il vostro rapporto con i clienti? Quali strategie e canali di comunicazione utilizzate? Utilizziamo i social (Facebook, Instagram e Tik tok) per presentare i nuovi prodotti e siamo molto disponibili su Whatsapp per tenere i contatti con i nostri clienti, ricevere ordini o dare informazioni. Io sono una chiacchierona, molto aperta e disponibile, e i clienti apprezzano questa cosa. Paolo è molto simpatico e riesce a creare un bellissimo rapporto con i clienti. Di anno in anno vedo aumentare la clientela.
Secondo me la chiave per il successo di un’attività sta nell’attenta selezione dei prodotti da acquistare. Non bisogna fare magazzino. Bisogna resistere all’impulso di acquistare articoli che a prima vista ti sembrano accattivanti ma che poi non funzionerebbero nel tuo negozio. Ogni tanto va bene rischiare ma in generale bisogna fare scelte sempre molto ponderate e cercare di essere lungimiranti.
■ Nel corso della sua esperienza ha assistito all’evoluzione delle abitudini di acquisto della clientela. Quali sono stati i principali cambiamenti? Quanto ha pesato l’avvento di internet? Pensa di poterne trarre benefici per la sua attività? Sicuramente l’avvento di Internet e lo sviluppo della tecnologia hanno portato grandissimi vantaggi a livello di gestione del negozio. Personalmente penso che non abbia senso che un negozio come il mio si metta a fare concorrenza a colossi come Amazon, giochiamo proprio due campionati diversi. Cerco di far notare ai clienti che spesso possono risparmiare acquistando in cartoleria piuttosto che su Internet o nella Grande Distribuzione, senza considerare il valore aggiunto dell’avere a disposizione una persona pronta a guidarti e consigliarti.
■ Che rapporto avete con i fornitori e i loro rappresentanti? Se poteste dare un messaggio/fare una richiesta al mondo della cartoleria (colleghi cartolai, case produttrici ecc.), cosa direste? Ho un ottimo rapporto con i miei fornitori, sono sempre disponibili e anche nei momenti di difficoltà mi sono venuti incontro. Più in generale credo ci sarebbe da ripensare un po’ tutto il discorso delle quantità di articoli che i punti vendita sono obbligati ad acquistare.
Vado in controtendenza e dico anche che secondo me bisognerebbe diminuire anche l’offerta dei prodotti: c’è troppa scelta! Ultimo aspetto di cui secondo me bisogna tenere conto è quello della sostenibilità. Personalmente mi impegno per ridurre lo spreco, ad esempio di carta, e per mettere in atto altre iniziative green ma credo che anche le case produttrici potrebbero fare uno sforzo in più, ad esempio riducendo la quantità di imballaggio che utilizzano per la spedizione dei loro prodotti.